giovedì 20 settembre 2012

Crazy for Infographic !!

Un'altra cosa che in questo periodo attrae particolarmente la mia attenzione e' cio' che viene chiamato INFOGRAPHICIn un mondo sempre piu' veloce abbiamo sempre meno tempo per trasmettere le informazioni, pare che la generazione di internet faccia fatica a rimanere concentrata a lungo, e la sovrabbondanza di informazione ci obbliga a trovare nuovi modi per essere rilevanti e per destare interesse.
Da qui il vertiginoso recente sviluppo di questa "tecnica" di comunicazione. Viene utilizzata nelle presentazioni live e sulla carta stampata. La rivista WIRED ne fa un abbondante uso e io adoro il suo stile retro in accostamento a temi di tecnologia spinta.
Vi riporto alcuni esempi (che hanno Infographic come oggetto della ricerca, cosi' capiamo meglio cosa sono e quali risultati danno), non trovate siano meravigliosi?


     Source: thenextweb.com via Monica on Pinterest


                      Source: inspiredm.com via Monica on Pinterest



E magari ne postiamo uno sul wedding che ne dite? (i dati sono USA ma comunque interessanti...;-)



Se volete sbirciare altri esempi li trovate nel mio board Pinterest.
Penso a diverse possibili applicazioni, ma nell'immediato ho allo studio un invito per una serata particolare...
E per voi spose all'ascolto? I grafici oltreoceano sono avanti.... e hanno gia' provato ad utilizzare l'infografica nelle partecipazioni e in altri materiali (altri esempi qui). Io adoooooro. Guardate un po'....


giovedì 13 settembre 2012

Piccola e dolce

 In altri settori la fidelizzazione del cliente e' uno dei principali obiettivi strategici. Aihme' nel nostro settore si augura al cliente di sposarsi una volta sola (e lo si augura con il cuore), ma e' pur vero che il cliente soddisfatto non solo puo' innescare un buon passaparola, ma puo' anche tornare a richiedere il nostro aiuto per eventi di altro tipo.
Forse qualcuno si ricordera' del matrimonio a righe e pois a cui avevo lavorato l'anno scorso. Ebbene domenica ho avuto il piacere di organizzare il battesimo della loro amatissima Arianna.






Ed ecco l'atteso risultato della somma F+L (la sigla utilizzata nella grafica coordinata del loro matrimonio).
Le righe e i pois si sono vestiti di colori pastello nella grafica coordinata, una bella e e rilassata location con tanti spazi aperti tutta per loro, tanti dettagli ben curati, un bel rinfresco e l'animazione per i bambini.

PS si nota mica che in questo periodo vado pazza per il "bunting"? ( ;-) sento gia' il parla come mangi della mia amica nadia)
magari ci facciamo un post ma nel frattempo se non sapete cos'e' ....googglatelo!! ;-)

Grazie ad Andrea per la torta eccezionale, a Raffaella ed Andrea per la flessibilita' e disponibilita', a Rita e Mariagrazia e Barbara...ottimo lavoro di squadra!

Una case history piu' completa la trovate qui

Photo by That Day

sabato 8 settembre 2012

Caro Preston, il mio fiorista non accetta i miei suggerimenti

Veramente pensavo di dedicare il prossimo post a un altro soggetto ma sono appena incappata (a dire il vero mi succede piuttosto regolarmente) in un post di Preston Bailey dove non ho potuto fare a meno di lasciare un mio commento.
E' in merito ad un aspetto per me importante di questo lavoro per cui mi fa piacere condividere con voi queste riflessioni.
Preston si pone questa domanda:
e' corretto che un wedding planner dica a un fiorista cosa deve fare? o in questo modo si limita la creativita' del fornitore e non ci si fida delle sue capacita'?



Io penso che il wedding planner sia il solo ad avere una chiara e completa visione del progetto che si sta andando a realizzare. Il wp deve definire in accordo con il cliente il mood e il concept creativo dell'evento, e dopo di che' guidare e coordinare i fornitori all'interno di quella vision. Questo e' a mio avviso l'unico modo per portare a casa il risultato.
Il wp DEVE trasferire un brief piuttosto dettagliato al fornitore (fiorista, catering, allestitore o chicchesia) e io non credo che questo brief limiti in qualche modo la creativita' del fornitore, bensi' si mette il fornitore nella condizione di esprimersi al meglio. Essere creativi non significa avere l'idea bellissima, ma trovare la migliore fra quelle potenzialmente giuste. E' anche piu' semplice e meno time consuming per lo stesso fornitore.
Ho lavorato 7 anni in pubblicita' e faccio tesoro di quello che ho imparato. Il cliente passa SEMPRE un brief dettagliato all'agenzia e l'agenzia esercita la sua creativita' all'interno di quel territorio. Tanto meglio viene definito il territorio tanto piu' "giusta" potra' essere l'idea. L'agenzia passa SEMPRE un brief dettagliato alla casa di produzione/fotografo etc e all'interno di quel brief il fornitore deve lavorare per proporre una sua personale interpretazione.

Source: heygorg.com via Monica on Pinterest


E un'altra riflessione che voglio condividere con voi e' questa:
Ci sono sul mercato dei professionisti bravissimi nel loro campo a cui ho visto realizzare cose fantastiche, ma con cui non mi piace lavorare. Perche' vi chiederete voi? Perche' talvolta questi professionisti sono talmente sicuri delle loro capacita' da non voler mettere in discussione il loro lavoro (nel senso letterale del termine, non vogliono discuterne, vogliono solo "creare") e non voler essere in alcun modo guidati. Chi mi conosce e mi segue sa che i miei progetti sono spesso articolati, e che ho bisogno di fornitori collaborativi, pronti all'ascolto, a recepire i miei input, per poter ottenere quella visione di insieme che e' stata concordata con il cliente in sede progettuale.
E io vi giuro non credo di tarpare le ali alla loro creativita' anzi, spesso mi stupiscono con idee fantastiche che sono pero' perfettamenti rispondenti al mio brief. E a quanto mi dicono (!!) a loro piace lavorare con me. Ovvio bisogna fare moooolta attenzione alle "invasioni di campo", come dico sempre, ognuno deve fare bene il suo mestiere. Solo cosi' la squadra funziona.

E' chiaro il discorso cade se non avete chiara la visione del risultato finale, se non avete un obiettivo preciso. Se state cercando semplicemente di mettere insieme i pezzi allora potete anche affidarvi alle "primedonne" (che a volte anzi spesso sono uomini ;-) e che decidano tutto loro. Ma in questo caso il vostro progetto non e' un vero progetto e voi non siete dei veri wedding planner (ops! troppo cattiva?? ;-)).


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